Settant'anni e non dimostrarli: l'anniversario del CAI di Terni

Una vera manifestazione d'amore per i "primi" settant'anni della sezione di Terni del Club Alpino Italiano: dal 10 al 12 Giugno 2016 festa grande, allora, in Piazza della Repubblica, per i tanti iscritti al CAI, che hanno segnato pagine molto importanti nella storia della esplorazione delle montagne dell'Umbria e non solo, tanto che la sezione è intitolata a Stefano Zavka, ternano, disperso in una bufera di neve sul K2, sulla montagna degli "italiani".

L'evento, una festa, ha anche un titolo, "Il richiamo della montagna", forte per i ternani, forte per gli abitanti della Valnerina, abituati come sono a conviverci. Uno dei temi sarà la presentazione del libro "La percezione del Sacro: Eremi rupestri e monti sacri della media e bassa Valnerina - storia, spiritualità, simbolismo e tradizione", scritto da Filippo Filipponi, che vuole legare il CAI con la Valle così cara ai ternani ed a tutti gli umbri. Ma la festa si incentrerà su fotografie, testimonianze ed anche degli splendidi video che saranno sottoposti ai cittadini per avvicinare sempre di più il mondo dell'alpinismo alla città.

E s'è detto, incontri, dibattiti e presentazioni come "Turismo e Ambiente, dai monti Martani ai monti Sabini sulle tracce di antichi sentieri", che in realtà è un progetto di riqualificazione della rete sentieristica a 360°, dalla segnatura alla realizzazione della nuova Carta Escursionistica della Montagna Ternana. O il convegno "La montagna per tutti - sentieri, pareti, grotte, vie di terra e di acqua... Ambiente Accessibile oltre l'ostacolo fisico e mentale", per far capire come la montagna sia un'opportunità da alimentare.