Il Territorio

Valnerina: natura, storia, arte e spiritualità

Valle recondita dell'Umbria meridionale, la Valnerina è una zona montagnosa dominata dal complesso dei monti Sibillini, che con il monte Vettore raggiungono l'altezza di 2476 m. Lunga circa 70 chilometri e solcata dal fiume Nera, da cui prende il nome, la Valnerina è un luogo in cui l'elemento naturale e quello culturale si fondono continuamente, dando vita a un paesaggio in cui le tracce millenarie della presenza umana nel suo territorio sono ancora oggi la testimonianza della storia e della cultura delle popolazioni che nel corso dei secoli vi hanno caparbiamente abitato e di quelle che ancora oggi continuano a vivere nei numerosi e affascinanti borghi, preservando una terra sana, ricca di storia e sapori, tutti elementi che la rendono un luogo unico al mondo.

Fortificazioni e torri medievali, imponenti abbazie, eremi solitari e piccoli paesi, che ancora conservano intatte le antiche tradizioni, si accompagnano a una natura incontaminata, selvaggia e florida, che regala visioni in cui l'elemento acquatico, vero fil rouge dell'intera valle, si fonde e confonde con quello vegetale. Il suo territorio comprende quattordici comuni: Arrone, Cascia, Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Montefranco, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Polino, Preci, Sant'Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano e Vallo di Nera, ognuno dei quali gode di una diversa posizione paesaggistica e offre diverse risorse storico-artistiche, tradizioni artigianali e prodotti tipici dell'enogastronomia umbra, sulle quali si basa l'intera economia del suo territorio.

Grande attrazione della Valnerina è rappresentata dalla Cascata delle Marmore, che con i suoi 165 metri e i tre salti di cui si compone è tra le più alte cascate d'Europa, e che oggi costituisce anche una delle location più suggestive per la pratica di alcuni sport acquatici, come il rafting e il canyoning. Ad arricchire il paesaggio della Valnerina anche due parchi: il "Parco Nazionale dei Monti Sibillini", istituito nel 1993, con una superficie di 70.000 ha, un terzo dei quali si trova in Umbria, mentre la parte restante appartiene alle Marche, e il "Parco fluviale del Nera" che ha una superficie di 2120 ha, e che oltre a comprendere il fiume nel tratto medio inferiore del suo corso, comprende anche territori significativi per caratteristiche ambientali, testimonianze culturali antropologiche e monumentali.


Nella foto: monte Vettore e la Fioritura. Monti Sibillini, Castelluccio di Norcia, Norcia, Perugia.

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