Il Territorio

Le Marmore: una cascata da leggenda

Tre salti nel vuoto incorniciati dalla natura all'inizio (o fine, ndr) della Valnerina (Terni, Umbria)

Tra le più alte d'Europa, la cascata delle Marmore offre uno scenario incredibile con un triplice salto che copre ben 165 metri di dislivello.

La leggenda narra che Nera, la bellissima ninfa figlia del Dio Appennino, perse la testa per il pastore Velino ma Giunone, venutolo a sapere, punì la ninfa portandola sulla cima del monte Vettore e trasformandola in un fiume, il Nera. La ninfa iniziò la sua corsa verso il luogo del suo primo incontro con il giovane pastore che, nel frattempo, si era rivolto ad una sibilla per sapere che fine avesse fatto il suo amore. Venendo a sapere la verità, Velino si gettò dalla rupe per riunirsi con la sua innamorata e quel salto divenne la cascata delle Marmore di Terni (bassa Valnerina, Umbria).
Formata dal fiume Velino che si sposa con il Nera la cascata deve il suo nome dai sali di carbonato di calcio che sedimentati sulle rocce creano, grazie ai raggi del sole, l'impressione di essere dei cristalli di marmo.

Una bellezza conosciuta da sempre

L'attuale aspetto della Cascata lo si deve agli ultimi due interventi (1601 e 1787) che ottimizzarono le varianti che le Marmore videro nel tempo. Occorre immaginare che le origini della cascata sono risalenti al 271 a.C. quando un console romano (Manio Curio Dentato) diede ordine di costruire un canale di deflusso delle stagnanti acque del fiume Velino verso il Nera. Per compiere questo lavoro di ingegneria idrica, fu necessario deviare il corso del fiume che originò la cascata delle Marmore.
Nel corso della sua esistenza, la cascata subì altri interventi relativi ad eliminare il rischio di piena dei due fiumi e per questa ragione, Aristotile Fioravanti nel 1422 e Antonio da Sangallo nel 1547 progettarono due nuovi canali.

La sua bellezza conquistò letterati di tutti i tempi, come Virgilio che ne parla nell'Eneide, Dante Alighieri nella Divina Commedia e Lord Byron che la "catturò" nel suo personale Grand Tour, itinerari di formazione degli aristocratici europei tanto in voga tra il XVII e XIX, che la resero famosa.
Ma oltre ad essere particolarmente scenografica la cascata delle Marmore offre lungo tutta la sua area di sfruttare escursioni all'interno di un Parco Naturale, compreso nel più ampio Parco fluviale del Nera ("Il parco delle acque", zona umida e area protetta), dove trovano sede ben sei sentieri di varia lunghezza e difficoltà che possono essere esplorati a piedi o in MTB.


Nella foto: la cascata delle Marmore di Terni (bassa Valnerina, Umbria).

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