Vallo di Nera, perla della Valnerina

Quando si pensa alla Valnerina, la mente corre a borghi rimasti immutati nel tempo e immersi in un contesto naturalistico incontaminato: forse non c’è comune nella zona che rispecchi meglio questo pensiero di Vallo di Nera, piccolo centro situato fra Scheggino e Borgo Cerreto. Già abitato nell’VIII secolo a.C. da popolazioni autoctone, il territorio fu poi romanizzato e a partire dal 1177 divenne feudo del duca di Spoleto Corrado di Hursligen. Per la sua posizione strategica nella valle, Vallo di Nera fu conteso fra lo Stato Pontificio e il Ducato di Spoleto che, nel Duecento, riuscì a conquistarlo.

Il paese conserva intatto l’aspetto medievale con la cinta muraria e i vicoletti sormontati da archi. Fra i luoghi di interesse vanno segnalati la chiesa francescana di Santa Maria con l’affresco della "Processione dei Bianchi” fatto da Cola di Pietro da Camerino nel 1401, la parrocchiale di San Giovanni Battista con gli affreschi di Jacopo Siculo, Santa Caterina e San Rocco. Da ricordare anche le due torri colombaie poste nel vicino Borgo dei Casali e il palazzetto di Portella con il centro di documentazione locale "Casa dei Racconti”.

Dal 1926 al 1968 il paese era toccato dalla ferrovia Spoleto-Norcia, ma con la sua soppressione alcune stazioni sono cadute nel degrado. Negli ultimi anni la crescente vocazione turistica della Valnerina ha spinto le amministrazioni a trasformare il vecchio percorso in una pista ciclabile. La cucina locale ha nel tartufo un elemento fondante: gli strengozzi, l’agnello e la trota di fiume vengono servite con questo condimento. Grazie a un’efficace promozione, oggi Vallo è inserito tra i Borghi più belli d'Italia ed è Bandiera arancione del Touring Club Italiano.