La festa di Mezza Quaresima in Valnerina
Dall'Umbria all'Italia il passaggio è breve: è questa la tradizione della Festa di Mezza Quaresima, che ancora oggi vive nel ricordo della tradizione
E’ arrivata la Quaresima 2019, il periodo per eccellenza di magra. Adesso sembra che le prescrizioni, anche quelle cattoliche siano molto meno restrittive ma sono rimasti ricordi importanti rispetto a come, nella Valnerinasi affrontava la lunga quaresima, così lunga da aver anche coniato un detto che la riprende.
Come sia, in Valnerina si erano trovati una sorta di riposo dalle ristrettezze. Ventitré giorni dal mercoledì delle ceneri si interrompeva il digiuno quaresimale mangiando ballando e cucinando i "frittelli” e la "pizza scarturella”. Come sempre accade nei piccoli paesi il parroco era il vigile austero per il rispetto delle regole e delle ore facendo in modo che ogni festa terminasse allo scadere della mezzanotte perché il giorno successivo riprendeva per diciassette giorni il digiuno, che era sempre più stringente sino ad arrivare alla Settimana Santa.
Era quella detta la festa di Mezza Quaresima,
che poi dall’Umbria, dagli Appennini, si era sparsa per tutto lo Stivale. Come
era tradizionale la rappresentazione un po' crudele della "Sega la vecchia” con
la quale si mimava il segare, appunto, la donna più anziana, anche se
metaforicamente intesa, in quanto l’obiettivo era quello di segare sì ma la
quercia più vecchia per fare legna, per fare fuoco per divertirsi.
Una tradizione lontana nel tempo che ancora oggi si sente nel solco del ricordo.