Fior di cacio 2018 a Vallo di Nera

La "capitale” del formaggio in Valnerina? C’è chi questa attribuzione la rilascia a Vallo di Nera, un paesino dell’Appennino, influenzato da sempre da Spoleto ma che è riuscito a rimanere intatto dalla sua sistemazione urbanistica del 1217; con un castello, le mura, due porte, Portella e Portaranne, insieme a tanta storia all'interno. Ed il formaggio, che nella zona è davvero tanto e di qualità. A Vallo di Nera hanno scomodato pure Italo Calvino per raccontare l’attrazione "fatale” del formaggio: "Ogni formaggio aspetta il suo cliente, si atteggia in modo da attrarlo, con una sostenutezza o una granulosità un po' altezzosa, o al contrario sciogliendosi in un arrendevole abbandono". È la filosofia di "Fior di Cacio”, la manifestazione che si terrà 9 e 10 giugno, a partire da sabato mattina con l’inaugurazione della mostra-mercato e un programma ricco di iniziative, che ruotano, inevitabilmente proprio sul formaggio, sul medioevo e sulla montagna. Il programma prevede visite guidate agli affreschi di pregio presenti nelle chiese di Vallo di Nera che rimarranno aperte per tutta la durata dell’evento ma il fulcro intorno al quale tutto girerà sarà il formaggio: se ne troveranno di stagionati e freschi, di latte di mucca, pecora e capra. "Particolarmente saporiti quelli a latte crudo che seguono la tradizione della Valnerina. Speciali formaggi anche per i vegetariani. Saranno presenti, inoltre, anche altri espositori di prodotti tipici e artigianali del luogo, dei paesi limitrofi, e di fuori regione”. E poi degustazioni, educational sugli abbinamenti con miele, tartufo, vini e birre e infine un workshop tematico. Per i bambini pronti degli asinelli, che si potranno cavalcare.