La Spoleto - Norcia: un gioiello della Valnerina

Il "Gottardo Italiano": questa era la definizione un po' romantica della "Spoleto-Norcia", una ferrovia che è stata dismessa nel 1967. Era un capolavoro di ingegneria ed ora è diventata un percorso per podisti, camminatori e ciclisti da mountain bike. Aspetta ancora qualche lavoro di sistemazione, per metterla tutta in sicurezza anche se rimane davvero affascinante così com'è.

Intanto per chi si reca sul percorso con la bici senza l'auto, deve fare riferimento alla stazione ferroviaria di Spoleto: da lì si può salire sin sotto la Rocca dell'Albornoz e poi passare il ponte medievale. E basterebbe solo questo per ripagare della fatica.
La tappa successiva è la vecchia stazione della "Caprareccia", da dove si approccia al lungo tunnel, duemila metri, da percorrere soltanto con l'assistenza di un fanalino perché la galleria non è illuminata. È lì lo svalico: davanti agli occhi si apre la Valnerina in tutta la sua bellezza, con in fondo Sant'Anatolia di Narco, che sembra lì, ad un passo. Invece vi sono ancora dieci chilometri di discesa da percorrere in un tragitto dove è ancora presente la massicciata ferroviaria e quindi, faticoso.
Poi arrivano le gallerie elicoidali, fatte apposta per superare una grande pendenza: si entra con la luce del sole. Il buio, improvviso, finisce solo dopo la curva della galleria. A fare compagnia i pipistrelli che si annidano sulla volta. Però è discesa, e la "picchiata" verso Sant'Anatolia di Narco è continua come continuo è il pensiero di chi ha voluto a tutti i costi lo smantellamento di una perla della Valnerina come la ferrovia Spoleto - Norcia.

Nella foto: la stazione abbandonata di Norcia dell'ex ferrovia Spoleto - Norcia (Alta Valnerina, Umbria del Nord, Perugia).