Il Territorio

Grande Anello di Monte Meraviglia a Cascia

Un viaggio emozionante che con l'arrivo della primavera torna ad essere preponderante. Ecco un itinerario naturalistico che merita di essere vissuto in tutto il suo splendore

La primavera è alle porte e la Valnerina, nonostante tutto, nonostante la terra che abbia tremato e ferito profondamente il territorio, torna a vivere con tutto quello che l’ha caratterizzata nel tempo. Ecco allora, e come poteva essere diversamente, le "grandi” escursioni nei monti che le fanno da corona, itinerari come il "Grande Anello di Monte Meraviglia”, la montagna dei casciani. 

Si può andare per boschi oppure arrivare per la "panoramica” sino a Monteleone di Spoleto, il paese della "biga d’oro” contesa. Valli boscose, paesaggi tipici dell’Appennino sino alla vetta di Monte Meraviglia, un tripudio delle querce, dei cerri, che si presentano alti, "maturi”, con un sottobosco fiorente. Ma anche dei faggi, soprattutto in vetta al Monte Meraviglia, che offre anche pascoli frequentati in estate. L’integrità dell’ambiente che si scopre, fa da contraltare al caos, obbligato, del fondo valle, delle macerie di vecchie case, di grandi camion per il movimento terra. 

Lì, sul Monte Meraviglia il tempo si ferma, come ha fatto da secoli, tutto ridiventa bello e senza momenti di paura: la visione arriva sin dove arriva l’occhio, tra vallette e piccoli picchi. E’ l’Appennino, la dorsale italiana, da dove si è sparsa cultura e sapienza. Da dove gli artigiani e i pastori scendevano a valle per portare i loro manufatti, i formaggi, le carni. E l’Italia, che ha sofferto, ma che da lassù sembra davvero pronta a ripartire.

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