Storia

La Valnerina nel corso dei secoli

Dalla preistoria alla protostoria, dall'epoca romana a quella medievale, la Valnerina ha sempre assunto una posizione privilegiata per ciò che concerne i collegamenti geografici, rappresentando un'importante e strategica via di comunicazione. Nel corso dei secoli, Sabini, Romani, Longobardi, Monaci Benedettini e Stato Pontificio hanno segnato le vicende, la crescita, i mutamenti e le trasformazioni di questo territorio, lasciando traccia del loro passaggio soprattutto nella creazione di imponenti e affascinanti architetture. Antichi castelli, rocche, torrioni, cinta murarie difensive e raccolte intorno a chiese romaniche e medioevali che conservano spesso interessanti opere pittoriche, si accompagnano ai verdi scenari della Valnerina.

Ma è la famosa e millenaria Abbazia di San Pietro in Valle, a Ferentillo, a rappresentare il simbolo di una storia intrisa di spiritualità e misticismo. La tradizione racconta di una vera e propria migrazione che da Antiochia vide protagonisti circa trecento monaci siriani che si stabilirono sulle sicure montagne nei pressi di Spoleto (Monteluco), in Valnerina e nella Valle Castoriana. Tra questi, i monaci Spes, Eutizio e Fiorenzo, fondatori di quel sistema di eremi della val Castoriana che divenne la culla della formazione spirituale di San Benedetto, nato a Norcia nel 480 d.C. Secoli dopo fu proprio la regola benedettina a qualificare questi luoghi come sede del monachesimo occidentale e a trasformarli in abbazie, come quella di Sant'Eutizio, più volte ampliata nel corso dei secoli, che fu anche sede di un famoso "scriptorium" e centro di studi medico-chirurgici, nonché la suddetta Abbazia di San Pietro in Valle, fondata nel 720 dal duca Faroaldo e decorata da un ciclo di affreschi che per numero di scene e complessità di impianto è senza dubbio tra i maggiori monumenti della pittura romanica in Italia.

Fu comunque tra il Settecento e l'Ottocento che la fama della Valnerina raggiunse la sua massima diffusione, in quanto meta del Grand Tour, ovvero il viaggio che i giovani nobili e gli intellettuali del tempo svolgevano in Europa per completare e arricchire la propria formazione culturale. Per questo molti scrittori e poeti europei ne citano o rappresentano le bellezze: da Hans Christian Andersen a Wilhelm Heinse, da Chateaubriand a De Sade, da Goethe a Lord Byron, tutti gli scrittori che hanno visitato la Valnerina sono rimasti rapiti dallo spettacolo visivo dei suoi scenari e non hanno potuto fare a meno di descriverne l'effetto nelle loro opere.

Nel corso del Novecento, durante la seconda guerra mondiale, la valle solcata dal fiume Nera fu interessata da un forte movimento resistenziale, soprattutto da parte della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci, che nel Marzo del 1944 creò nel territorio posto tra Cascia e Leonessa la prima zona libera d'Italia.


Nella foto: Abbazia di San Pietro in Valle, Ferentillo, Terni. Da brunofototours.blogspot.it.

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