Il Territorio

Valnerina: voglia di rinascita

I devastanti sismi del 26 e 30 ottobre 2016 hanno sconvolto e ferito luoghi, borghi e simboli della Valle del Nera, tra Umbria e Marche. Ma

Il terremoto si è incanalato lungo la Valnerina; è sceso da Visso, da Norcia, da Cascia, portando il suo carico di paure e disastri. Sono passati pochissimi giorni dalla quella scossa che ha fatto crollare uno dei simboli dell'Europa, la chiesa di San Benedetto a Norcia, il Patrono del Vecchio Continente. E ferito tutta una serie di luoghi, monumenti, edifici e simboli culturali, religiosi e artistici, dalla chiesa della Madonna delle Grazie, sempre a Norcia, al Monte Vettore e Castelluccio, patria delle lenticchie e della fiorita. Dalle chiese di Sant'Andrea, San Salvatore e Santa Maria di Campi di Norcia a quella di San Francesco a Cascia, dove sono stati chiusi anche il monastero e la basilica di Santa Rita ed ha subito danni l'antica pieve romanica di Santa Maria della Visitazione. Fino all'abbazia di Sant'Eutizio di Preci.
Ma dalla voglia mostrata di reagire sembra ormai un tempo lungo: tutti si sono alzati in piedi, cittadini, imprenditori, amministratori, tutti hanno chiesto da poter fare la propria parte per la "rinascita", da subito. Perché questa è la vera parola che viene spesa giornalmente lungo la Valle del Nera, così bella, selvaggia, affascinante ed ora, anche ferita.

Gli operatori economici, che non hanno abbandonato il territorio, fanno allora a gara ad inventarsi occasioni per un abbozzo di rilancio, sperando che la viabilità possa riprendere in maniera adeguata. Prodotti tipici, e già, la norcineria, i formaggi, sono ora pronti a "scendere" la Valle in esposizioni ed occasioni di vendita, con azioni che eviteranno, per quanto possibile, un depauperamento importante.

La voglia di rinascita è comunque ben radicata e presente e tutta la Regione, tutta l'Italia, si sta associando a coloro che stanno rimettendo in piedi la Valnerina dell'Umbria.


Nella foto: com'era la chiesa di San Salvatore di Campi di Norcia (Norcia, Perugia, alta Valnerina, Umbria) prima dei due terremoti del 26 e 30 ottobre 2016.

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