Storia

Quell'11 agosto 1943 a Terni

Ogni anno Terni (Valnerina e Umbria del Sud) ricorda con una cerimonia ufficiale il drammatico 11 Agosto 1943, primo grande bombardamento della città

Terni ha ricordato con una cerimonia ufficiale, lo scorso 11 agosto, il primo grande bombardamento della città, avvenuto l'11 agosto del 1943. Settantadue sono passati da allora, quando ci furono centinaia di morti e ingenti danni alla città. Rappresentanti del Comune, dell'Anpi e delle altre associazioni di combattenti e d'arma hanno deposto una corona d'allora davanti alla lapide in via Lanzi, alle spalle della chiesa di San Francesco.

L'11 agosto 1943 era il 1034° giorno di guerra, scadeva la seconda settimana dal Governo Badoglio. Era un mercoledì. A Terni, alle 8.15 suonò l'allarme aereo, ma in pochi corsero nei rifugi sotterranei e poco dopo tornarono in superficie. Nessuno credeva che si stesse per abbattere sulla città uno dei peggiori bombardamenti della storia dell'Italia. Quattro ore prima, gli avieri americani della US-B17 erano stati svegliati all'aeroporto di Port du Fahs, in Tunisia: avrebbero partecipato al bombardamento della zona della stazione di Terni.

Alle 6, dallo scalo africano decollarono 12 fortezze volanti. Altri aviatori si prepararono per la seconda ondata. Alle 10.13, su Terni, fischiarono di nuovo le sirene, per sette minuti. Nel cielo ecco tre aerei, disposti a triangolo, per un'ispezione. Dietro, altri nove apparecchi. La contraerea iniziò a sparare, i velivoli piombarono giù e colpirono fino alle 10.33. Alle 12 altro attacco, con 32 aerei, bombe per 4 minuti. Alle 13.30 fu suonato il cessato allarme.

Il giorno dopo, il prefetto fece il bilancio. Lanciate complessivamente 500 bombe, un aereo ha volato a bassa quota facendo opera di mitragliamento. Danni ingenti alla popolazione civile. Nei giorni seguenti, due terzi della città sfollò. I bombardamenti si sarebbero susseguiti per altre 56 volte. In totale, 1.018 le vittime ternane. E una città da ricostruire quasi da zero. Qualcuno parla di 108 bombardamenti, e persino un decreto del 1960 lo sancisce per legge. Ma sarebbe una notizia falsa, messa in giro da un ex podestà fascista di Terni.

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